Residenza per terapia GAP

“RESIDENZA TERAPEUTICA PROTETTA PER LE DIPENDENZE PATOLOGICHE ”

LA STRUTTURA

La Cooperativa L’Airone Project ha la propria sede legale in Via Renato Paolini n°102 a Pescara (Pe), e la sede operativa la “Castaldina” in Piazza S. Giovanni n° 5, a Pettorano sul Gizio (AQ), nel cuore della Valle Peligna nel pittoresco borgo anticamente residenza dei Cantelmo.
II clima è mite durante tutto il corso dell’anno.
Il meraviglioso contesto naturalistico permette agli ospiti di distaccarsi dalla condizione caotica della città e concentrarsi sulle attività del programma, prevalentemente legate al contesto naturalastico ambientale.
La Struttura comprende zona residenziale e operativa, e grazie alla sua posizione gode di risorse storiche e ambientali.
La riserva naturale del Monte Genziana Alto Gizio offre la possibilità di effettuare escursioni e forest backing in collaborazione con gli operatori comunali della Proloco. Nella storica sede della Castaldina si trovano:

  • gli uffici amministrativi;
  • un ampio salone per attività di gruppo;
  • 2 studi dove è possibile effettuare colloqui di psicoterapia;
  • l’infermeria per visite mediche ambulatoriali;
  • la zona notte che comprende 10 posti letto con bagno e docce;
  • gli spazi comuni e ricreativi (biblioteca, cineteca, ping pong,);
  • la sala da pranzo;
  • una cucina con dispensa.

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LE PREMESSE

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Il Progetto BES della Coop. L’Airone Project si presenta con antecedenti esperienze di un’attività storica, riferita a una proficua collaborazione nell’ambito della Riabilitazione Psichiatrica presso il DSM (Dipartimento di Salute Mentale) della ASL di Pescara, durata 15 anni. La Cooperativa, da tempo, si occupa di ricerca sulle cause del disagio della condizione giovanile a Pescara, e di recente di quelle relative al fenomeno delle “new addiction”, come problematica di risonanza sociale per la sua preoccupante capillare diffusione nel mondo tecnologico a livello sociale e culturale.
Le quali possono determinare conseguenze patologiche a livello psichico e comportamentale non ancora quantificate e accertate, attraverso forme diverse come:

  • le patologie IAD (Internet Addiction Desorder) da video terminale;
  • GAP (Gioco d’azzardo patologico);
  • smartphone lavorativo;
  • porno dipendenza ecc…A tale proposito il Centro di Psicologia Clinica, che collabora attivamente con l’Airone, ha condotto una ricerca, coadiuvato dall’università G. D’Annunzio di Chieti, su un campione di circa 650 soggetti di età compresa tra i 12 e i 35 anni sui tempi di permanenza da video terminale, con strumenti di valutazione quali il UADI (test per misurare la dipendenza da internet) e alessitimia con il test TASS-20.

I risultati hanno mostrato dati abbastanza allarmanti sugli effetti che il permanere di questa dipendenza poteva determinare sul controllo delle emozioni.
Per il 43% dei soggetti ha mostrato che questo dato correlava con i disturbi di personalità e con r =0,80 e con la dissociazione r= 0,627.
Questi dati successivamente sono stati presentati in un simposio riguardante le dipendenze patologiche nel 40° Congresso AIAMC di Milano.
Il 4 Luglio 2019 la cooperativa ha organizzato, insieme al Comune di Pettorano, un Convegno dal titolo: “Prevenzione e Benessere per l’inclusione sociale”, in cui sono stati presentati i risultati riguardanti il gioco d’azzardo patologico (GAP), che interessano gran parte della popolazione dei paesi della valle Peligna, che mostravano la diffusione di questo fenomeno anche nella popolazione anziana (“Gratta e Vinci”), con un carico medio di spesa pro capite di €1500 per il gioco d’azzardo.
Problematiche che nel tempo hanno assunto forme diverse, e sono in gran parte sotto l’attenzione dell’opinione pubblica attraverso lavori di prevenzione, con interventi psicoeducativi e attività di ricerca, tesi ad arginare l’espandersi del fenomeno e comprendere le cause e le conseguenze che tali dipendenze possono determinare a livello cognitivo, emozionale e comportamentale.
Alcune di queste problematiche sono oggetto di studio da parte del Centro di Psicologia Clinica, che collabora con la Coop. L’Airone ProJect, con ricerche che interessano un campione di popolazione eterogeneo per diverse fasce di età, sia dell’adolescenza 14-18 anni che di età 18-30 anni, per cercare di comprendere la diffusione del problema. E, in base ai risultati, stabilire degli interventi preventivi e terapeutici che vadano a colpire le cause che possono determinare e gli effetti patologici sull’equilibrio psicofisico dei soggetti più fragili in età evolutiva e nell’adolescenza.

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LE CARATTERISTICHE DELLE NUOVE DIPENDENZE

Le nuove dipendenze sono un’area che comprende anche il gioco d’azzardo patologico e si caratterizzano per una serie di tratti distintivi quali:

  • coinvolgimento continuo di una specifica attività o comportamento nonostante le sue conseguenze negative;
  • perdita di controllo nel riuscire a diminuire o a non mettere in atto il comportamento problematico;
  • messa in atto compulsiva del comportamento;
  • stato di malessere (Craving) nel momento in cui non riesce a controllare il comportamento problematico, con reazioni oppositive e aggressive a ogni tentativo di limitarne il ricorso;
  • sensazione di benessere durante la messa in atto del comportamento oggetto della dipendenza.

Le “New Addiction” negli ultimi anni, con la diffusione della tecnologia mediatica, hanno interessato un numero sempre maggiore di persone che, spesso senza accorgersene, sonno affette da questo problema. Il quale presenta diverse analogie con le dipendenze da sostanze che hanno caratterizzato in passato questo fenomeno, ma con risvolti preoccupanti per le conseguenze che possono avere sulla crescita e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva.
Tra quelle più note troviamo:

  • gioco d’azzardo compulsivo GAP;
  • dipendenza da nuove tecnologie internet: smartphone, play station, socialnetwork, pornografia, sexting ecc…;
  • alcolismo;
  • shopping compulsivo;
  • iperlavoro;
  • altre forme di “new addiction” che, con l’aggravarsi della dipendenza, possono determinare componenti patologici di tipo Ossessivo-compulsivo, fino a veri e propri disturbi caratterizzati dalla difficoltà nel controllo delle emozioni e del comportamento, che possono associarsi a disturbi della personalità (borderline).

Fino ad oggi nel DSM-V-R si contempla solo il disturbo da gioco d’Azzardo patologico. Ma bisogna tener presente che, dai risultati condotti in ambito neuroscientifico, risulta che la dipendenza da internet IAD (Internet Addiction Desorder), quando è protratta nel tempo, produce un’alterazione del funzionamento dell’attività del cervello nel “Nucleo Ocumbens”, che regola il sistema di ricompensa e rinforzo aumentando la produzione di un ormone quale la “dopamina”, che produce emozioni di piacere anticipatorio con conseguente aumento della dipendenza. Mentre la ipereccitazione cronica da gioco può compromettere le funzioni dell’emisfero orbitofrontale, che regola l’attività dell’amigdala e le funzioni attentive, compromettendone il funzionamento e determinando problemi di iperattività.
L’amigdala è un nucleo sub corticale del cervello che presiede al controllo di comportamenti di aggressione o di fuga.
Queste disfunzioni possono avere effetti molto gravi sulla crescita e lo sviluppo delle funzioni cerebrali delle nuove generazioni, alle prese con l’impegno scolastico e la maturazione emotivo affettiva.
A dimostrazione di ciò, sono in notevole aumento nella popolazione adolescenziale e giovanile problemi ADHD, che riguardano circa 2 milioni di adulti con problemi di attenzione e di iperattività.
Per non parlare dell’età evolutiva (2,9%, mancano dati più precisi) che correlano la diffusione di comportamenti aggressivi con la ADHD e vari tipi di violenza (Bullismo) presente anche a livello domestico.

IL PERCORSO DIAGNOSTICO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE SECONDO IL DPTA

Come accertato nelle linee guida del Ministero della Salute, il PDTA (Percorso diagnostico terapeutico assistenziale) per il GAP (Gioco d’azzardo Patologico) che, come abbiamo visto, può presentare tutta una serie di comorbilità che afferiscono alla dipendenza da internet e da altre patologie psichiatriche, prevede i seguenti interventi:

  • programmi intensivi e integrati;
  • coinvolgimento delle famiglie;
  • maggiore articolazione di offerte di trattamenti integrati;
  • professionalità qualificate con metodologie evidence based;Per entrare nell’ottica di una maggiore interazione del sistema territoriale rispondente ad una esigenza preventiva, pone i seguenti obiettivi:
  • accessibilità fruibile e tempestiva al trattamento;
  • costante monitoraggio degli esiti del programma;
  • necessità di programmi integrati anche in presenza di comorbilità psichiatrica;
  • combinazione di intervento comprendente psicoterapia individuale e di gruppo, farmacoterapia, gruppi di auto-aiuto anche con la partecipazione del sistema familiare.Il setting del trattamento può prevedere un intervento ambulatoriale integrato, con quello semiresidenziale e residenziale.
    Il Centro BES della Coop. L’Airone Project intende operare seguendo le indicazioni contenute nel DPTA del Ministero della Sanità, che prevede un percorso costantemente centrato sugli indicatori di processo e di esito, caratterizzato dalle seguenti fasi operative:
  • accoglienza;
  • assessment, inteso come valutazione diagnostica multidisciplinare;
  • progetto terapeutico, inteso come approccio evidence based cognitivo-comportamentale;
  • riabilitazione sociale SST;
  • monitoraggio costante;
  • verifica e conclusione;
  • followup.

CRITERI DI ACCOGLIENZA

  • L’accesso al programma è subordinato al parere favorevole del Responsabile del Ser.D inviante, che avviene dopo un’attenta valutazione dell’unità UVM della ASL territorialmente competente.
    Successivamente alla valutazione, l’équipe della Comunità L’Airone predispone, dopo una fase di attenta valutazione diagnostica, una prima bozza del progetto terapeutico individuale, condivisa con il Servizio di provenienza e con la richiesta d’ingresso.
    Le richieste pervenute al di fuori del Ser.D (persone, tossicodipendente e familiari, legali ecc…) vengono   comunque   rinviate al Servizio di competenza, che valuta la reale motivazione del richiedente al fine di procedere, congiuntamente alla Comunità dell’AIRONE, alla  sua conoscenza e alla stesura di un PRI (progetto terapeutico riabilitativo individualizzato).
    Accettata la richiesta d’ingresso, viene elaborata la modalità di accompagnamento della persona durante il completamento dell’iter diagnostico, finalizzato all’eventuale presa in carico.
    La richiesta d’ingresso si configura come il momento in cui la persona che ha bisogno di aiuto incontra il personale della Cooperativa L’Airone Project e inizia a familiarizzare  con l’ambiente, viene  informato  sul  programma  terapeutico, sulla metodologia di lavoro e sul regolamento interno.
    Quando possibile, sin dalla richiesta di ingresso, viene coinvolta anche la famiglia. Contestualmente alla richiesta, se soddisfatti i criteri di inclusione, si procede con la valutazione iniziale. Tenendo conto che l’interessato può godere del trattamento extra a pagamento previsto da programma di tipo specialistico.

ASSESSMENT

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Molte delle evidenze scientifiche pongono come strumenti indicati per la diagnostica dei DGA, riconosciuto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, strumenti quali:
ICD-10 classificazione statistica internazionale F63.0;
DSMV-R, che introduce i 9 indicatori elencati della patologia DGA e distingue tre livelli:

  • lieve da 4 a 5 criteri;
  • moderata da 6 a 7;
  • grave da 8 a 9.

Strumenti diagnostici utilizzati:

  • Intervista diagnostica sul gap di Laudocer;
  • CPGI Canadian Problem Gambling Index;
  • ABQ Adictive Behavior Questioniare.

Altri strumenti di carattere clinico:

  • MMPI 2;
  • MCLI III Millon Clinical Multiaxisl Inventory;
  • TCI – R Cloninger;
    ICF dipendenze.In base a ricerche epidemiologiche vengono indicate tre tipologie di giocatore:
  • Giocatore Sociale: soggetto per cui il gioco rappresenta un passatempo piacevole, si calcola che sia circa l’80% delle persone;
  • Giocatore Eccessivo/Problematico: prova eccitazione nel giocare ed è tentato di fare puntate più sostanziose. Rischia oltre pur di vincere, mente ai famigliari investendo più di quanto preventivato;
  • Giocatore Patologico: sente un desiderio irrefrenabile di giocare nel tentativo di recuperare il denaro perso. Questo può compromettere la sua condizione, sia lavorativa che famigliare.

Secondo la classificazione fatta da Blaszczynsnky e Nower si distinguono tre sottogruppi:

  • Primo sottogruppo – Giocatori condizionati nel comportamento: caratterizzato da abitudini che possono assumere caratteristiche compulsive, ma che mantengono ancora un margine di autocontrollo consapevole;
  • Secondo sottogruppo – Giocatori emotivamente disturbati: rientrano in questa categoria soggetti che presentano problemi di personalità (es: dipendenza, Borderline);
  • Terzo sottogruppo – Giocatori con correlati biologici: le caratteristiche di questa categoria appartengono in genere a quei soggetti che fanno uso di sostanze stupefacenti (cocaina).

Generalmente, nei soggetti affetti da GAP si rilevano spesso le seguenti caratteristiche:

  • un’attività lavorativa in atto;
  • l’appartenenza ad un nucleo familiare;
  • un certo grado di ritiro sociale che richiede un’attivazione delle capacità relazionali residue.

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CRITERI DI INCLUSIONE

Disponibilità di posto nella sede Operativa tenendo conto dell’urgenza; della gravità; della lista di attesa e della tipologia di utenza presente (tossicodipendenti, alcolisti).
Nel rispetto delle linee guida stabilite dal Ministero della salute, si prevede che questa patologia DGA sia associata ad altri disturbi.
La valutazione iniziale riguarda:

  • età (persone maggiorenni);
  • pazienti sottoposti a trattamenti farmacologici compresi i trattamenti sostitutivi (metadone, subutex , alcover);
  • presenza di patologia psichiatrica (non grave) riconosciuta dalle competenti strutture sanitarie;
  • pazienti senza precedenti di violenza che rappresentino un pericolo per la propria incolumità o per quella degli altri;
  • invio da parte dei Servizi pubblici di tutto il territorio nazionale con esplicita dichiarazione di impegno economico di spesa.Ogni deroga rispetto ai criteri di inclusione comporta una approfondita valutazione da parte del personale referente della Comunità, in merito soprattutto alla fattibilità di un progetto terapeutico riabilitativo.
    La Cartella informatizzata dovrà contenere le indicazioni diagnostiche specifiche per GAP.

CARATTERISTICHE DEL PROGRAMMA TERAPEUTICO

Le caratteristiche del programma terapeutico riguardano l’utilizzo di una metodologia evidence based Cognitivo Comportamentale, come indicato dall’Istituto Superiore di Sanità, grazie alla Collaborazione fornita dal Centro di Psicologia Clinica, scuola di Psicoterapia riconosciuta dal MUR.
Il programma generale prevede interventi specifici e consequenziali quali:

  • colloqui motivazionali;
  • psicoterapia individuale e di gruppo con approccio CBT Evidence Based;
  • valutazione di trattamenti farmacologici;
  • tutoraggio economico;
  • psiceducazione di gruppo integrata con mindfulness;
  • orientamento valoriale e lavorativo;
  • gruppo di autoaiuto Social Skills Integrato;
  • presa in carico di un amministratore di sostegno;
    interventi sulla famiglia focalizzati sul Parent training e approccio Reparenting dello Schema Therapy.Sono escluse dal programma le seguenti attività terapeutiche che vengono applicate a spese dell’utente e con sua specifica richiesta:
  • trattamento dell’ansia dell’ADHD con Neurofeedback per disturbi dell’attenzione e dell’iperattività;
  • trattamento con Stimolazione Magnetico Transcranica rTMS per patologie di dipendenza da alcool e da cocaina.

ATTIVITÀ

Il programma terapeutico riabilitativo L’Airone Project si realizza anche attraverso l’espletamento di diverse attività che l’ospite si impegna a svolgere quotidianamente, e che rappresentano uno strumento ottimale per sviluppare il senso di appartenenza e la partecipazione alla vita comunitaria del gruppo, per favorire l’impegno personale al progetto terapeutico, riacquisire il senso del dovere e della responsabilità verso la propria salute, la capacità di confronto con gli altri, per mettersi alla prova ed accrescere la fiducia nelle proprie capacità e infine per apprendere a strutturate il tempo in modo piacevole e costruttivo.

Attività emotivo-espressive: laboratori musico-terapia di arte-terapia e teatro terapia incluse nella terapia di Gruppo SST integrato.

Modello di SST integrato.
Il modello SST è finalizzato a un’azione centrata sullo sviluppo delle abilità di comunicazione semplici e complesse, fino ad arrivare alla ristrutturazione cognitiva e alla rilettura dei significati personali e sociali. Il modello integrato da noi proposto (L’Approccio multimodale nella riabilitazione psichiatrica – Mec Grow Hill, 2005) è una procedura integrata in quanto, oltre a una dimensione di gruppo, prevede un lavoro individuale centrato sulla narrativa esperienziale, rivolto alla ricostruzione della storia di vita che rafforza il senso dell’identità personale.
Ciò prevede la messa in scena di esperienze personali che implicano un processo di riattualizzazione e di revisione degli schemi disfunzionali che sono alla base della patologia in essere.
La gestione del gruppo è resa possibile attraverso l’applicazione di strumenti e tecniche quali:

il roleplaying;
lo Shaping;
il Feedback;
il Modeling;
la Drammatizzazione;
la token Economy;
la ristrutturazione cognitiva;
il training di consapevolezza di gruppo.

Attraverso queste attività riabilitative, s’intende raggiungere l’obiettivo terapeutico attraverso lo sviluppo dell’intelligenza emotiva.
Ad esempio, la riabilitazione attraverso la rappresentazione di sé implica necessariamente, da parte di chi la applica, una condizione di apertura, di disponibilità all’indiscutibile fatto che tra fantasia narrata e la realtà scenica di se stessi nell’agire teatrale è possibile intervenire sugli schemi disfunzionali che sono alla base del processo patologico.
Ciò rende possibile stabilire un collegamento emozionale con un’altra persona, e grazie a questa interdipendenza si sviluppa la compassione che produce i cambiamenti significativi per ristabilire un equilibrio interiore.

Attività corporee: riguardanti il training di consapevolezza e lo yoga di gruppo collegate ad un protocollo MBSR (Mindfuleness Based Stress Reduction). Sono abbinate ad attività di esplorazione e di escursionismo alla scoperta del patrimonio storico e ambientale della valle Peligna. Questa attività è resa possibile grazie alla collaborazione con la Cooperativa Valleluna, che gestisce per conto del comune di Pettorano la riserva naturale del Monte Genzana Alto Gizio.

Attività culturali: laboratori di gruppo che seguono l’evoluzione di approccio centrato sulla “consapevolezza”, che nelle sue varie espressioni avvicina al rapporto più intimo con i valori essenziali dell’esistenza, e l’accostamento alla dimensione della spiritualità laica, attraverso la pratica della Mindfulmess. La quale accompagna, in modi diversi, tutto il programma terapeutico riabilitativo, che è in particolare finalizzato al risveglio della connessione che ci lega alla natura e al rispetto dell’ecoambiente.
I laboratori culturali hanno lo scopo di consentire alla persona di approfondire le proprie conoscenze e capacità, di entrare in contatto con la realtà sociale, politica e culturale esistente e di accedere a una migliore conoscenza di sé utilizzando canali diversi di esplorazione autoconoscitiva.

Attività artistiche: laboratori di grafica e pittura.

Le attività espressive hanno come principale obiettivo terapeutico la rivalutazione e l’apprendimento di attività occupazionali, in grado di risvegliare potenzialità inespresse o forme di intelligenza multipla, non assoggettate alla logica del “dovere”, ma come “libera espressione”, rispettosa di una dimensione creativa e consapevole.
Gli ospiti possono sperimentare se stessi nello svolgimento della attività artistiche, e pervenire a una gratificazione che dà un senso compiuto al proprio bisogno di realizzazione personale, fuori dagli schemi del vuoto bisogno di esteriorizzazione fine a se stessa.

Tempi di permanenza:
Il programma terapeutico riabilitativo si articola e sviluppa su tre moduli della durata massima complessiva di massimo 18 mesi:

  • Modulo 1 – dissuefazione e astinenza (durata indicativa da 1 a 3 mesi);
  • Modulo 2 – intervento residenziale (durata indicativa da 1 a 3 mesi);
  • Modulo 3 – reinserimento socio-lavorativo (durata indicativa da 1 a 6 mesi).

Figure professionali

Un’équipe organizzata di specialisti per rispondere al meglio alle diverse richieste e necessità degli utenti, e in grado di rapportarsi efficacemente con i Servizi e gli Organismi esterni che a vario titolo hanno bisogno di relazionarsi con l’ospite della Comunità.
Le figure professionali impegnate sono:

Presidente: DR. Carlo Di Berardino (Psicologo psicoterapeuta CBT didatta e supervisore AIAMC);
Amministrativo: Federica Ciabarra;
Responsabile terapeutico: d.ssa. Daniela Fonte (Psicoterapeuta didatta e supervisore AIAMC);
Medico di base: professionista esterno;
Psicologo/Psicoterapeuta: 2 unità;
Operatore Socio Sanitario/Operatori di comunità: 2 unità;
Educatore (equipollente: 1 unità);
Assistente sociale: 1 unità;
Maestro d’arte/volontario: 1 unità.

Indagini e obiettivi

L’obiettivo principale è la disassuefazione dell’individuo da abitudini da Gioco d’azzardo patologico con comorbilità da sostanze stupefacenti, psicotrope e dall’alcol.
Il passaggio dallo stato di dipendenza a quello di liberazione dalla dipendenza è inteso in senso evolutivo di crescita e di ritrovato equilibrio interiore.
Il soggetto progredisce da una condizione iniziale di dipendenza a una finale in cui la guarigione coincide con il divenire un soggetto “adulto”, in grado di fronteggiare responsabilmente e consapevolmente, senza l’ausilio di sostanze, gli stati interiori di disagio e gli eventi della vita quotidiana; di scoprire le sue potenzialità latenti; di trovare una collocazione lavorativa; un ruolo sociale produttivo; di saper instaurare e mantenere legami affettivi significativi; di sperimentare stati di benessere psicologico e di equilibrio emotivo prolungato nel tempo.

Indicatori di efficacia

Le verifiche rappresentano uno strumento importantissimo per il buon esito del trattamento svolto, sia da parte del personale del centro BES della Coop. L’Airone Project, sia per gli ospiti inseriti nel programma all’interno della struttura.
La costante verifica degli esiti, e un’attenta programmazione che tenga conto delle esigenze particolari di ognuno, pur mantenendo presente il PRI e la metodologia centrata su un approccio scientifico, sono una garanzia di efficacia di successo terapeutico.
Inoltre, quando l’équipe lo  ritiene opportuno, è possibile per l’ospite concordare, con gli educatori, brevi uscite pomeridiane o mattutine insieme ai compagni che si trovano nella stessa fase terapeutica o successiva.
Tutte le verifiche, sia quelle esterne che le brevi uscite pomeridiane o mattutine, sono concordate con l’educatore e autorizzate dal Responsabile Terapeutico qualora non vi sia una esperienza educativa in corso e il comportamento dell’ospite risulti congruo con gli obiettivi individuali e di gruppo e delle regole comunitarie.
Al termine di ciascun modulo, (Modulo 1, 2, 3) è prevista una verifica con rientro in famiglia.

Soddisfazione dell’Utente

Alla conclusione del programma terapeutico, agli ospiti e ai loro familiari viene proposta la compilazione di un questionario per la valutazione della soddisfazione rispetto al percorso terapeutico proposto, e ai servizi offerti in termini di qualità effettiva e qualità e percepita, e un attento monitoraggio che garantisca il mantenimento degli obbiettivi raggiunti.

Sede legale:  
Via R. Paolini 102,
65124 – Pescara (PE)
Tel. 085.9431217

Sede operativa:
Piazza S.Giovanni n.5
67034 – Pettorano sul Gizio (AQ)
tel/fax.085.9431217
Mail: coop.airone@arubapec.it